Condensa sui vetri e muffa: perché si formano e come evitarle
La condensa che vediamo spesso sui vetri delle finestre, compare sempre al raggiungimento del punto di rugiada. Quest’ultimo si definisce come il punto in cui le condizioni di temperatura e pressione sono tali da determinare la condensa, ovvero il passaggio dell’acqua dallo stato di vapore a quello liquido. Le gocce d’acqua si depositano sulla superficie che costituisce un involucro fra due ambienti a temperature diverse, ad esempio una bottiglia appena uscita dal o le finestre non sono costituite in maniera consona. La presenza di una elevata umidità è la condizione che favorisce la formazione della muffa sui muri.
Rischi per la salute
I rischi per la salute umana sono di varia entità a seconda della fragilità dei soggetti interessati. Generalmente gli individui più a rischio sono anziani e bambini e persone afflitte da problemi all’apparato respiratorio, ma in ogni caso la respirazione di spore di muffa e una umidità relativa superiore al 70% alla lunga può causare disturbi alla salute di chiunque. In particolare l’inalazione di micotossine (le spore emesse dalle colonie di muffa e che ne consentono l’attecchimento su nuove superfici e la proliferazione) e l’esposizione ad ambienti troppo umidi è causa di raffreddori, emicranie, disturbi motori, asma, riniti, allergie, sinusiti e nei casi più gravi polmoniti e legionella.
In che condizioni sono gli edifici in cui viviamo?
Secondo l’OMS il 50% degli edifici europei soffre della sindrome da edificio malato (SBS: Sick Building Syndrome), ovvero non rispetta le condizioni minime strutturali che garantirebbero un adeguato comfort abitativo e l’integrità materiale dell’edificio stesso. In Italia il 60% degli edifici rientra nella classe energetica G, ovvero una delle classi più basse in termini di coibentazione e risparmio energetico. Per questo motivo, in un’ottica di miglioramento delle condizioni igienico sanitarie e di riduzione delle emissioni di CO2 nell’ambiente, sono stati resi obbligatori alcuni standard di produzione per l’edilizia e i serramenti. Non ultimo ci sarebbe anche questo aspetto: la differenza di spesa per il riscaldamento fra un edificio mal coibentato e uno dotato di adeguate misure di isolamento termico risulta essere considerevole.
Come evitare la formazione di muffa sui muri e condensa sui vetri?
Le misure necessarie da prendere affinché non si formino le gocce di condensa e di conseguenza la muffa, sono varie, alcune fanno riferimento alle caratteristiche strutturali dell’edificio, altre sono semplici accorgimenti che si possono prendere nella vita quotidiana:
-mantenere la temperatura ad una temperatura circa di 20°C
-arieggiare i locali aprendo le finestre, soprattutto al mattino
-evitare la presenza di piante negli ambienti interni, perché queste naturalmente aumentano il tasso di umidità dell’aria
-Per quanto riguarda le caratteristiche strutturali dell’edificio invece bisogna verificare che i muri siano dotati di un adeguato cappotto termico, ovvero una coibentazione in materiali che non conducano calore evitando così la dispersione, e anche che gli infissi siano fatti in un certo modo.
Caratteristiche tecniche delle finestre ad alto risparmio energetico
Le finestre di nuova generazione hanno delle caratteristiche tecniche tali per cui la dispersione di calore sia abbattuta di un buon 50% e che non si raggiunga mai sulla superficie dei vetri il famoso punto di rugiada di cui parlavamo prima. Queste caratteristiche si possono così riassumere:
- doppi vetri antinfortunistici basso emissivi: in particolare vengono rivestiti con uno strato di ossidi metallici che aiutano a limitare la perdita di calore dall’interno dell’abitazione verso l’esterno.
- la vetrocamera fra un vetro e l’altro è riempita con gas argon, per aumentare la termicità globale
- profili in materiale non trasmittente (pvc, legno alluminio ecc..)
- triple guarnizioni: una buona finestra come quelle prodotte dalla Finstral, di cui siamo rivenditori, è dotata di triple guarnizioni già nell’allestimento standard
- canaline termiche termosaldate: sono canaline realizzate con materiali termoplastici, che si montano perimetralmente tra le lastre di vetro dei doppi e tripli vetri, e hanno una conduttività termica decisamente inferiore rispetto alle canaline convenzionali in alluminio.
I vantaggi dell’uso di un infisso con queste caratteristiche rispetto ad uno di vecchia concezione in alluminio sono fondamentalmente 4:
1.Il raggiungimento di un risparmio energetico significativo sia durante l’inverno che d’estate.
2.Il coefficiente Uw di trasmittanza termica degli infissi migliora in media del 10%, diminuendo in questo modo i costi per il condizionamento dell’aria.
3.L’eliminazione di condensa e gocciolamenti sui vetri interni fa sì che si scongiuri anche la formazione della muffa sui muri.
4.La temperatura del vetro al margine del telaio non si raffredda più come succede quando la canalina è in alluminio, evitando così che si crei una zona fredda nei pressi della finestra.
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